Il 71% dei medici specialisti sono convinti che le recensioni online hanno un impatto negativo. Impara a gestire le recensioni dei pazienti
Vuoi sapere come controllarle?
Tempo fa nello rubrica “Salute24” de IlSole24ore è uscito un articolo molto interessante dal titolo “Così il paziente sceglie e prenota medici e ospedali sul web”.
Finalmente anche loro iniziano a parlare del fenomeno che negli ultimi 10 anni ha cambiato e sta tutt’ora cambiando la medicina privata.
In particolare ha cambiato le abitudini di ricerca dei pazienti e il loro modo di approcciarsi al medico.
Come tutte le cose, questo fenomeno da un lato ha semplificato un processo, ossia quella ricerca e della prenotazione del medico, dall’altro le ha complicate.
Ricordo ancora quando quasi 10 anni fa, ho visto per la prima volta gli esordi di quelli che sarebbero stati i vari siti Dottori, TopDoctors, Mio Dottore…
A quel tempo proponevo direttamente negli studi una serie di servizi e già vedevo i limiti della cosa e come il fatto di poter paragonare in tempo reale un medico con un altro potesse avere, diciamo, alcuni effetti collaterali.
Dai dati del Sole24ore, in particolare di “Doxapharma”, emerge che il 14% dei pazienti ricerca informazioni sul medico online e che nei prossimi anni questo dato andrà sempre più aumentando. Impara a gestire le recensioni dei pazienti
Nell’articolo ho sottolineato 2 frasi, che di base rappresentano anche il mio pensiero.
Molto spesso le recensioni riguardano aspetti relazionali e basati sulle impressioni soggettive del paziente.
Questa prima, è una frase chiave.
Se mi segui da un pò mi avrai sentito ripetere all’infinito che:
I pazienti non hanno le competenze per poter giudicare un medico e quindi la qualità di una prestazione.
Bene, questa mia frase è scritta pari pari sull’articolo del Sole24ore.
Finalmente qualcun altro se n’è accorto!
Il concetto sta tutto nel controllo.
Come ho spiegato a novembre scorso, durante l’ultimo Vendere Salute (il prossimo sarà il 18 e il 19 novembre 2023) la parte più importante del marketing sta proprio nella manipolazione e nel controllo.
Il controllo che dobbiamo avere nei confronti dei pazienti è relativo alla comunicazione.
Ma non lo possiamo fare a casa degli altri…
Per “casa degli altri” intendo i vari portali all’interno del quale tu sei un “ospite” che ha acquistato uno spazio e da un momento all’altro potrebbe non esserci più.
Sono loro a decidere come presentarti ai pazienti (la cosa più banale è l’ordine grafico e comunicazione in cui appaiono le informazioni nella tua scheda)…
Il tuo concetto sta tutto (come ho detto fino allo sfinimento) nel portare i pazienti all’interno del tuo circuito chiuso e farli restare lì.
Per questo la scheda all’interno del portale di confronto tra medici, con le recensioni controllate da loro, va bene fino ad un certo punto…
Ossia non hai niente, ovvio che è meglio essere presenti lì.
Se inizi a fare marketing sul serio la cosa alla lunga diventa controproducente.
Dei miei studenti avanzati neanche uno ormai ha la scheda all’interno dei vari Dottori, TopDoctors, MioDottore e compagnia cantante…
Sai perché?
Perché hanno canali propri creati e alimentati su base quotidiana o quasi in maniera ossessiva.
Cosa intendo?
- Blog ==> con all’attivo almeno 50 articoli
- Canale YouTube ==> con all’attivo oltre 150 video, con migliaia di iscritti
- Pagine social ==> alimentate con post quotidiani
- Newsletter tramite email ==> con mail stile goccia cinese inviate ai pazienti
- Podcast ==> i più cazzuti hanno anche il proprio Podcast su Spotify, ascoltato da migliaia di potenziali pazienti, pazienti attivi e anche fidelizzati
- Libro ==> alcuni di loro (sono onesto sono una piccola manciata) hanno anche scritto un libro
Tutti questi “canali propri” fanno impallidire qualsiasi sito o aggregatore per medici.
Ora starai pensando:
Ma Francesco, mi avevi detto che avresti parlato delle recensioni?
Ogni promessa è un debito…
In alcuni di questi canali, in particolare sul blog, sul canale YouTube e suoi social sono presenti le recensioni.
Ma sono le recensioni “auto-raccolte”, “auto-caricate” e soprattutto controllate.
Ossia una volta che hai creato un processo di raccolta delle testimonianze strutturato (come insegno al corso), sia video, che scritte, che semplici recensioni sui social, le puoi archiviare e far apparire (nell’ordine, con la grafica e con lo stile comunicativo più adatto) sui tuoi canali.
E qui cambia la musica…
Sei tu a decidere quali pubblicare, quali oscurare e soprattutto come farlo.
Niente stellette, voti e altre cose che non controlli, niente improperi da parte di pazienti frustrati…
Ricorda sempre (e i politici con questa tecnica ci vincono le elezioni) in marketing e in comunicazione se c’è una cosa essenziale è proprio la percezione.
Tra i fatti e la percezione, la percezione vince sempre.
Al Ries
Per oggi è tutto.
Hasta la vista.
Se ancora non lo hai fatto (e per evitare che invasioni di locuste e cavallette invadano il tuo studio)…prendi subito una copia di “Vendere Salute”.
Un vero e proprio manuale operativo da seguire passo passo per acquisire nuovi pazienti, per differenziarti dai tuoi concorrenti e per gestire il tuo studio.
Al tuo successo!
Francesco