La strategia per aumentare il fatturato a costo quasi 0!


Ecco la strategia per aumentare il fatturato a costo quasi 0!

Di pubblicità su Facebook (in questo periodo, sembra che esista solo questo strumento) su Google e su altri canali online.

Non si parla mai di una strategia, pressoché gratuita, che può essere utilizzata da tutti.

L’importante (io lo do per scontato) è fare bene il proprio lavoro ed avere pazienti soddisfatti.

Il titolo di questo articolo sicuramente ti ha incuriosito, e lo credo bene…

Una parte di te magari è scettica a riguardo.

Ma vedrai che dopo aver letto con attenzione questo articolo e se seguirai alla lettera la mia strategia, potrai anche tu moltiplicare i pazienti a costo pressoché zero.

Questa di oggi è l’evoluzione di una strategia di cui ho già parlato: la strategia dei referral

Sicuramente hai utilizzato e tutt’ora utilizzi il passaparola.

Classico strumento: un paziente che porta un altro paziente.

E fin qui, nulla da dire.

Il passaparola ha solo un piccolo problema.

Non è un sistema controllabile, non sai infatti quando quel paziente ti porterà un altro paziente.

Non sai esattamente cosa dirà quel paziente sul tuo conto al nuovo paziente.

Racconterà a sue parole la sua esperienza con te, con il tuo studio, con il tuo staff.

Fondamentalmente non riuscirai a controllare questo aspetto.
Sei seduto su una miniera d’oro e non lo sai? Parti dai tuoi attuali pazienti

 


Oggi ti parlo di una strategia per moltiplicare letteralmente i pazienti a costo zero o quasi.

La mia strategia ti consente di:

  1. Aumentare i pazienti
  2. Farti portare nuovi pazienti in target
  3. Controllare tutto il processo

Per avere dei risultati importanti da questa strategia, devi seguire e mettere in pratica tutti passaggi che ti sto per spiegare, senza saltarne nemmeno uno!

Ricordi il titolo di questo articolo:

“La strategia per aumentare il fatturato, senza fare pubblicità (a costo quasi 0) partendo dai tuoi attuali pazienti”

Ora capirai a cosa mi riferivo.

Primo step – Devi dividere i pazienti in categorie

Solo dividendo i pazienti in categorie riesci a capire e a selezionare la categoria di pazienti che a te piace. 

Ti faccio un esempio, quasi sicuramente hai un pacchetto pazienti, un bacino di utenza, composto da qualche centinaia di pazienti.

Bene che tutti ti vadano a genio, Non parlo di un discorso di simpatia.

Mi riferisco a 2 fattori fondamentali:

  1. Puntualità negli appuntamenti ==> pazienti che non disdicono all’ultimo momento e ti lasciano il lettino o la poltrona vuota.Sei seduto su una miniera d’oro e non lo sai? Parti dai tuoi attuali pazienti
  2. Puntualità nei pagamento ==> pazienti che non hanno insoluti, che pagano puntualmente e che non trattano sul prezzo.

Questi sono i 2 fattori base attraverso cui creare la categoria dei pazienti. 

I pazienti di serie A, per capirci sono quelli che rispettano entrambi questi fattori. 

La seconda categoria è formata dai pazienti di serie B, sono quelli che ne rispettano uno solo (scegli tu quale preferisci, la puntualità negli appuntamenti per me è essenziale, perché la mancanza di incasina anche con altri pazienti).

Mentre la terza dai pazienti di serie C, è meglio non averli, perché causano solo problemi e grattacapi.

Spero fino a qui sia tutto chiaro…

Allora, la ratio della divisione in categorie è la seguente: una persona ti porterà al 99% persone simili a lei.

Per questo motivo la persona portata da un pazienti di serie C, sarà un altro pazienti di serie C.

Se si sbaglia la divisione in categorie di rischia di prendere i pazienti sbagliati. 

Se oggi utilizzi un gestionale dovresti avere questi dati e dovresti poter dividere i pazienti in categorie senza grossi sforzi.

Invece se fai tutto a mano, perché molti pazienti sono in nero e quindi non hai registrati ufficialmente, il processo sarà un pò più laborioso.

In ogni caso in consiglio di escludere i pazienti di serie C e di lasciare solo i pazienti di serie A e di serie B.

Solo perché se ti dicessi di lasciare solo quelli A, il tuo effetto moltiplicativo sarebbe bassissimo (ad oggi forse hai solo il 20% di pazienti di serie A).

La divisione in categorie è un passaggio che ti consente di mettere in luce molte criticità.

Io l’ho fatto al tempo con alcuni clienti che non rispettavano i miei criteri di selezione e creavano un enorme danno che si ripercuoteva indirettamente anche sugli altri clienti.

Per questo la selezione dei pazienti è uno dei temi chiavi dei sistema Vendere Salute.

Dopo che avrai creato le categorie dei pazienti, potrai “regalare” ad un tuo collega i pazienti di serie C.

Dandogli il suo bigliettino e invitandoli ad andare…

Se ad oggi non puoi fare una bella scrematura dei tuoi pazienti è perché ancora non te lo puoi permettere.

Ma appena lo potrai fare, raggiungerai la pace dei sensi: lavorare con persone con cui ti piace lavorare, che pagano puntualmente, che sono educate e puntuali.

Se come me, immagino hai una grande passione per il tuo lavoro, sarà veramente liberatorio!

Secondo step – Fai in modo che tutti i pazienti “selezionati” siano soddisfatti

In questo momento sono sicuro che stai pensando:

Ma i miei pazienti sono tutti soddisfatti!

Bene, questo è quello che pensi tu, è una tua impressione, è una tua sensazione.

Non è una certezza, non è un dato certo.

Quindi non va bene.

Per avere certi risultati devi gestire il tuo studio come un’azienda, e sapere con certezza il grado di soddisfazione dei pazienti, è un aspetto vitale per fare prosperare il tuo studio.

Per monitorare questo aspetto si utilizzando i questionari.

Solo attraverso i questionari avrai un dato attendibile, consultabile in ogni momento.

Attraverso i questionari emergono tutte le criticità e saprai esattamente il grado, in termini percentuali, di soddisfazione dei tuoi pazienti.

Ti porto un esempio pratico.

Se incrociamo i dati del questionario ti accorgi che molte persone hanno indicato come “scortese” il comportamento o l’accoglienza della tua reception…dovrai dare una bella strigliata al personale di segreteria.

E così via, come il tempo di attesa, il prezzo e qualsiasi altro indicatore che ti interessa monitorare.

Solo attraverso un dato numerico si può parlare, il resto sono sensazioni, opinioni e pareri, che in ambito aziendale le possiamo tranquillamente lasciare a casa!

A questo punto dopo che saprai con certezza il grado di soddisfazione dei tuoi pazienti potrai attivare la mia strategia di moltiplicazione che ovviamente attiverai solo sui pazienti di serie A e B e anche soddisfatti.

I restanti pazienti di queste due categorie, li dovrai prima rendere soddisfatti per procedere con la “moltiplicazione”.

Terzo step – Crea il tuo programma di fidelizzazione interno

Per quale motivo i tuoi pazienti dovrebbero portarti altri pazienti, perché sei bravo?

O meglio basta affinché un paziente ti possa portare una o due persone, ma perché quel pazienti ti porti altre persone in maniera sistematica, devi creare il tuo programma di fidelizzazione interno.

Il programma di fidelizzazione non è altro che un sistema di premi, bonus, agevolazioni per i pazienti che portano altri pazienti.

Deve essere un programma crescente, fatto su vari livelli.

Ovviamente va trattato diversamente il pazienti che ti porta 3 persone a quello che te ne porta 10.

Deve avere degli incentivi diversi. Potresti creare un tuo VIP club, potresti aprire lo studio in giorni e orari particolari per i tuoi pazienti TOP, devi decidere tu.

Ricorda che più un sistema di fidelizzazione interna è complesso e incentivante più funziona!

Quindi, ti invito a riflettere bene, scrivi il tuo programma di fidelizzazione prima su carta, fatti bene i conti, valuta i margini e dopo attivalo.

Se hai un dubbio o una domanda a riguardo, puoi scrivermi nei commenti qui sotto, ti risponderò prima possibile.

 

Quarto step – Crea i tuoi materiali per attivare per attivare il programma di fidelizzazione

Una volta creato il programma di fidelizzazione interno devi ovviamente comunicarlo e farlo conoscere a tutti i tuoi pazienti in target (vedi discorso di prima, abbiamo escluso i pazienti di serie C).

In pratica dovrai creare dei materiali, delle brochure, degli opuscoli informativi, da fare ai tuoi attuali pazienti quando vengono a studio (l’ideale è darli di persona e far spiegare alla tua assistente il programma di fidelizzazione).

In questo modo attiverai un sistema automatizzato di moltiplicazione dei pazienti.

Un programma di fidelizzazione interno fatto a regola d’arte, per ogni paziente in target porta in media dai 3 ai 5 nuovi pazienti.

Quindi se ad oggi hai 50 pazienti in target, puoi tranquillamente arrivare a 40 x 3 = 150 pazienti se il tuo programma è fatto bene, 50 x 5 = 250 pazienti, se il tuo programma è fatto a regola d’arte!

Bene ora devi “solamente” mettere in pratica questa strategia, seguendo tutti i passaggi che ti ho scritto qui sopra, mi raccomando non ne devi saltare neanche uno!

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Al tuo successo!

 

Francesco

 

 

 

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